Nuova legge per l’elettricità dal 2025: grandi opportunità per il fotovoltaico

Stromgesetzkampagne | © Allianz für eine sichere Stromversorgung

Il 9 giugno 2024, le elettrici e gli elettori svizzeri hanno approvato chiaramente la nuova legge sull'elettricità con una percentuale di voti pari al 68%: un chiaro segnale per l'accelerazione dell'espansione delle energie rinnovabili. Quando le modifiche legislative entreranno in vigore il 1° gennaio 2025, le condizioni quadro miglioreranno notevolmente, in particolare per gli impianti fotovoltaici. Tuttavia, una sfida è rappresentata dal fatto che le ordinanze, ovvero le disposizioni di attuazione, saranno adottate dal Consiglio federale solo nel novembre 2024. Di seguito una panoramica dello stato attuale delle conoscenze sulle disposizioni che hanno un impatto rilevante sul fotovoltaico (PV):

  • Maggiore uso condiviso dell’elettricità


    Quando è possibile, è opportuno consumare l'energia solare dove viene prodotta, anche per evitare di sovraccaricare le reti elettriche. A questo proposito ci sono due importanti innovazioni: 

    Novità: gli RCP virtuali 
    Con i raggruppamenti ai fini del consumo proprio (RCP) virtuali, per l'autoconsumo si autorizza anche l'uso delle linee di raccordo alla rete di distribuzione. Inoltre, i dati di misurazione di diversi contatori possono essere riassunti virtualmente. Ciò significa che l'autoconsumo condiviso può essere facilmente implementato - soprattutto negli edifici esistenti - senza sostituire i contatori elettrici esistenti e senza sostituire le connessioni alla rete. 

    Novità: le CEL 
    Grazie alla revisione della legge sull'approvvigionamento elettrico, i partecipanti alle comunità elettriche locali (CEL) possono ora utilizzare la rete elettrica pubblica a una tariffa ridotta per rifornirsi reciprocamente di elettricità autoprodotta da energie rinnovabili. I partecipanti ad una CEL devono essere situati nello stesso comune, nello stesso settore e livello di rete, e devono essere dotati di un contatore intelligente. Rimangono clienti del gestore della rete di distribuzione (GRD).

    LEG und ZEV (it) | © energie-experten.ch / Grafik: Faktor Journalisten

    I vantaggi in breve: 
    – Gli impianti più grandi migliorano la loro economicità grazie al maggiore autoconsumo. 
    – Un maggior numero di famiglie e imprese può beneficiare dell'energia solare a basso costo. 
    – Si facilita la partecipazione della popolazione ai progetti. 

    Aspetti ancora da chiarire:  
    – Entità dello sconto sulla tassa di utilizzo della rete. Secondo la bozza di ordinanza, è pari al 30 % (o al 15 % se vengono utilizzati più livelli di rete). 
    – Carico minimo allacciato dei consumatori finali partecipanti:
       secondo la bozza di ordinanza, il livello minimo di produzione di energia elettrica fotovoltaica rispetto al carico allacciato è del 20%. 

  • Maggiore chiarezza sulle tariffe di ripresa


    La remunerazione pagata dal gestore della rete di distribuzione (GRD) per l'elettricità immessa in rete è denominata tariffa di acquisto (nota anche come "tariffa di ripresa"). Attualmente, il livello di questa tariffa varia notevolmente tra gli oltre 600 GRD presenti in Svizzera (vedi www.pvtarif.ch). 

    Novità: tariffe di ripresa unitarie minime 
    A partire dal 2025, la remunerazione dell'elettricità da fonti rinnovabili si baserà sul prezzo medio trimestrale di mercato al momento dell'immissione in rete. Inoltre, sono previste tariffe minime per gli impianti con una potenza fino a 150 kW, per proteggersi dai prezzi di mercato molto bassi. Queste tariffe minime si basano sull'ammortamento degli impianti di riferimento nel corso della loro vita utile. 

    I vantaggi in breve:  
    – Condizioni quadro unitarie per tutti gli impianti fotovoltaici in Svizzera. 
    – Protezione dalle forti fluttuazioni del mercato dell'elettricità. 

    Aspetti ancora da chiarire: 
    – Un GRD può trasferire ai propri clienti i costi aggiuntivi di una tariffa superiore al prezzo medio trimestrale di mercato? 
    – Importo della remunerazione minima. 

  • Migliori condizioni quadro per i sistemi di accumulo a batteria


    Per ogni chilowattora prelevato dalla rete elettrica deve essere pagata una tassa per l’uso della rete - il prezzo mediano attuale per le famiglie è di 12,71 ct./kWh. Finora, solo gli impianti di pompaggio-turbinaggio erano esentati da questa tariffa. 

    Novità: rimborso delle tasse di rete per le batterie 
    A partire dal 2025, verrà rimborsata la tassa di rete per l'elettricità che una batteria immette in rete. Nel caso dei sistemi di accumulo stazionari, verrà rimborsata solo la quantità precedentemente prelevata dalla rete. Per i sistemi di accumulo mobili (veicoli elettrici con ricarica bidirezionale), viene presa in considerazione l'intera quantità di energia. 

    I vantaggi in breve: 
    – L'uso di sistemi di accumulo a batteria per ridurre il carico sulle reti elettriche diventa molto più interessante. 
    – La ricarica bidirezionale dei veicoli elettrici può essere combinata in modo ideale con un impianto fotovoltaico. 

    Aspetti ancora da chiarire: 
    – Alcuni dettagli dell'attuazione delle nuove regole devono essere definiti dal settore elettrico e non sono ancora noti. 
    – Impiego di batterie di accumulo all'interno di una CEL 

  • Intelligenza invece di rame: sfruttare la flessibilità


    Per evitare colli di bottiglia nelle reti di distribuzione, è sempre più importante che i gestori delle reti di distribuzione siano in grado di utilizzare la flessibilità dei produttori e dei gestori di sistemi di accumulo. 

    Novità: regole chiare sull'uso della flessibilità 
    I gestori delle reti di distribuzione devono stipulare accordi con i proprietari disposti a garantire una certa flessibilità. Essa deve essere compensata non appena rappresenta più del 3% dell'energia prodotta annualmente dall'impianto. 

  • Sostegno per le linee di allacciamento alla rete


    Gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni nelle zone rurali spesso non possono essere collegati alla rete elettrica perché i cavi di collegamento alla rete sono troppo deboli. I costi per il necessario potenziamento delle linee di allacciamento sono stati finora interamente a carico dei gestori degli impianti, il che può portare a costi proibitivi. 

    Novità: rimunerazioni per il potenziamento delle linee di allacciamento 
    Sono previsti contributi per il potenziamento delle linee di allacciamento riguardanti gli impianti di produzione con una potenza superiore a 50 kW. 

    I vantaggi in breve:  
    Ne beneficeranno i grandi impianti con bassi costi di produzione e basso autoconsumo, ad esempio sui tetti agricoli o su infrastrutture di vario genere. 

    Aspetti ancora da chiarire:  
    L’ammontare del contributo. Secondo la bozza di consultazione, è di 50 franchi svizzeri per kW di nuova capacità di produzione installata. 

  • Più rinnovabili nel mix elettrico standard


    Finora l'interesse dei gestori delle reti di distribuzione per i contratti di fornitura a lungo termine di energia solare è stato limitato. La situazione potrebbe cambiare a partire dal prossimo anno. 

    Novità: percentuale minima di elettricità di origine indigena e rinnovabile 
    Almeno il 20% dell'elettricità necessaria per la fornitura di base e almeno il 75% delle garanzie di origine nel prodotto elettrico standard dei gestori di rete devono provenire da fonti indigene (nazionali) e rinnovabili. 

    I vantaggi in breve:
    La domanda di energia solare è destinata ad aumentare, perlomeno tra i gestori delle reti di distribuzione che non gestiscono grandi impianti idroelettrici. 

  • Nuova spinta per il fotovoltaico in facciata


    Gli impianti fotovoltaici in facciata stanno diventando sempre più popolari, ma rappresentano ancora meno di mezzo punto percentuale dei nuovi impianti fotovoltaici. I sistemi in facciata hanno il vantaggio di generare più del 40% della loro produzione nei mesi invernali.

    Wohnüberbauung Heuwinkel in Allschwil | © Swissolar / Céline Kuster

    Novità: maggiore incentivazione, autorizzazioni più semplici 
    A partire dal 1° aprile 2025, il bonus per gli impianti con un angolo di inclinazione di almeno 75 gradi sarà notevolmente aumentato. Per gli impianti integrati, passerà da 250 a 400 franchi per kW di potenza installata, e da 100 a 200 franchi per gli impianti annessi o isolati. In questo modo si incentiva la costruzione di impianti in facciata. A metà del 2025 entrerà in vigore anche la revisione della legge sulla pianificazione del territorio: In linea di principio, per i sistemi di facciata non sarà più necessaria una procedura di autorizzazione edilizia. Si applicherà invece la procedura di annuncio che si è già dimostrata efficace per gli impianti fotovoltaici sui tetti. 

    I vantaggi in breve:  
    L'installazione di impianti solari in facciata diventerà economicamente più interessante e molto più semplice. 

    Aspetti ancora da chiarire:  
    La procedura di consultazione sulla revisione dell'Ordinanza sulla pianificazione del territorio è ancora in corso. Pertanto, non si conosce ancora la struttura esatta della procedura di autorizzazione per gli impianti di facciata. La procedura di annuncio è prevista solo per le zone per il lavoro. 

     

Swissolar si impegna per un’applicazione efficace della Legge sull'energia elettrica.

Nell'ambito della procedura di consultazione sulle ordinanze (conclusosi il 28 maggio 2024), Swissolar ha esaminato in modo approfondito le bozze e ha elaborato suggerimenti per migliorarle.

 

Avete domande sulla nuova legge sull'elettricità?

Swissolar Team | © Swissolar

David Stickelberger

Responsabile comunicazione, mercato e politica, Direttore supplente

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