Ordinanze sulla legge sull’elettricità: importanti svolte per l’espansione del solare in Svizzera

20.11.2024

La revisione delle ordinanze approvate oggi dal Consiglio federale è un elemento importante per l'attuazione della legge sull’elettricità. Per l’ulteriore espansione del fotovoltaico e il raggiungimento dell'obiettivo di 35 terawattora (TWh) di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2035, sono particolarmente importanti i raggruppamenti ai fini del consumo proprio virtuali e il sostegno supplementare per gli impianti in facciata e le coperture dei parcheggi. Per la gestione economica degli impianti fotovoltaici, tuttavia, sono centrali le rimunerazioni minime per l'elettricità ceduta alla rete, che saranno regolamentate solo nel primo trimestre del 2025 e dovrebbero entrare in vigore dall'01.01.2026. Swissolar fa appello al Consiglio federale affinché tenga adeguatamente conto della redditività di tutte le categorie di edifici e impianti, in modo da non frenare il necessario ampliamento.

© Keller AG Ziegeleien

Oggi, nell'ambito dell'attuazione della legge sull’elettricità approvata in giugno, il Consiglio federale ha rivisto l’Ordinanza sulla promozione dell’energia (OPEn) e parti dell’Ordinanza sull’energia (OEn) e dell’Ordinanza sull’approvvigionamento elettrico (OAEl). Le modifiche entreranno in vigore il 01.01.2025. Per il fotovoltaico le principali modifiche sono le seguenti e sono accolte con favore da Swissolar:

  • Adeguamenti alla Rimunerazione unica (RU): per una parte degli impianti, il contributo di base viene leggermente ridotto, il che è accettabile alla luce della diminuzione dei prezzi dei moduli solari. Per contro, il bonus per l’inclinazione viene nettamente aumentato, rendendo più interessante la costruzione di impianti in facciata. Gli impianti in facciata hanno una produzione equilibrata nel corso dell'anno e contribuiscono quindi in modo significativo alla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico della Svizzera. Inoltre, è stato introdotto un nuovo bonus per le coperture dei parcheggi. Tali impianti hanno un grande potenziale, soprattutto in vista dell'ulteriore sviluppo della mobilità elettrica. Ciò favorisce il caricamento con elettricità prodotta localmente durante il parcheggio. 
  • Introduzione dei Raggruppamenti ai fini del consumo proprio virtuali (RCPv): già dal 2018 è possibile fornire elettricità da solare ai vicini tramite linee elettriche private e utilizzando i propri contatori. Ora diventa possibile utilizzare anche le linee di allacciamento esistenti e utilizzare contatori intelligenti (Smart Meters) del gestore della rete di distribuzione. Ciò consente ai consumatori allacciati allo stesso quadro di distribuzione di collegarsi in modo ottimale. I gestori della rete di distribuzione sono tenuti a mettere a disposizione i dati dei contatori dei gestori del RCP. Swissolar è convinta che, grazie all'aumento dell'autoconsumo, questo nuovo strumento incentiverà la costruzione di grandi impianti e contribuirà in modo significativo all'ulteriore sviluppo del fotovoltaico.
  • Per i costi di potenziamento per gli impianti con una potenza superiore ai 50 kW, i produttori ricevono un’indennità massima di 50 CHF per ogni kW di nuova potenza di produzione. In tal modo, ad esempio, potranno essere realizzati impianti sui tetti di stalle. 

Tuttavia, Swissolar si rammarica che la quota minima di elettricità da produzione nazionale rinnovabile nell'approvvigionamento di base sia stata lasciata al 20%. In questo caso un percorso di espansione vincolante sarebbe stato appropriato, nella prospettiva di un approvvigionamento elettrico della Svizzera basato al 100% su energie rinnovabili.

L'assenza di una regolamentazione in materia di tariffe di ripresa e Comunità elettriche locali (CEL) crea incertezza nel settore dell'energia soalre

Secondo la legge sull’elettricità, entro il 2035 dovranno essere prodotti 35 terawattora (TWh) di elettricità da nuove fonti rinnovabili. La maggior parte di questa energia dovrà provenire da impianti solari, ossia quasi 30 TWh, quasi cinque volte di più rispetto all'anno corrente. Questo obiettivo potrà essere raggiunto solo se si proseguirà e si aumenterà l'attuale elevato tasso di crescita annuo. A tal fine, però, occorre creare una sicurezza della pianificazione per gli investitori. Al momento l'incertezza maggiore riguarda il prezzo retribuito per l'energia ceduta alla rete, la cosiddetta tariffa di ripresa. Ai sensi della legge sull’elettricità, a determinare tale prezzo dovranno essere i prezzi medi trimestrali di mercato dell'elettricità, unitamente a una rimunerazione minima. 

Swissolar si rammarica vivamente che il Consiglio federale non abbia ancora deliberato le disposizioni esecutive relative alla tariffa di ripresa, accettando così una grande incertezza sul mercato del fotovoltaico. L'associazione fa appello al Consiglio federale affinché, nel fissare la rimunerazione minima, si basi su ipotesi realistiche relative ai costi di investimento e all'autoconsumo, cosicché la costruzione di impianti fotovoltaici possa avvenire nella varietà attuale – su edifici commerciali, case monofamiliari e plurifamiliari, su edifici agricoli e infrastrutture. Swissolar fa presente ai gestori della rete di distribuzione che la nuova regolamentazione entrerà in vigore solo nel 2026 e che pertanto l'anno prossimo dovranno essere versate le tariffe di ripresa conformemente alla legge vigente. Nel fissare le rimunerazioni del ritiro a partire dal 2026, va sottolineato che per l'elettricità solare immessa nella rete i gestori delle reti di distribuzione possono pagare anche più del minimo legale. I costi che ne derivano, fino ad un determinato importo (plafone) fissato dal Consiglio federale, possono essere trasferiti dai GRD ai clienti vincolati. Tale plafone, incluse le GO, ammonta per gli impianti sotto i 100 kW a 10.96 ct./kWh, mentre gli impianti a partire da 100 kW è di 7.2 ct./kWh. Maggiori informazioni su Energia, la rivista dell'Ufficio federale dell'energia.

Restano in sospeso anche le disposizioni d’esecuzione relative alle Comunità elettriche locali (CEL): per essere efficace a partire dal 2026, questo strumento dovrà essere notevolmente migliorato rispetto alla proposta di consultazione. Chiediamo al Consiglio federale di tenerne conto per il secondo pacchetto di ordinanze sulla legge sull'elettricità nel primo trimestre del 2025.

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